Assunta
(giovedì 27 febbraio 2014)
Categoria: Malinconia
ASPETTARE UN BAMBINO A DODICI ANNI
01:06 del 27-02-2014Pensavo che più niente mi meravigliasse, invece ancora rimango esterrefatta per certe situazioni che accadono e non dovrebbero accadere. Ieri sono andata a prendermi cura dei miei nipotini i figli di mia figlia, appena arrivata ho visto il maggiore Lorenzo (12 anni) pensieroso, visto che eravamo soli, (il secondo non era ancora tornato da scuola) gli chiesi cosa avesse. Mi guardò e con fare grave mi disse, sai nonna, a scuola girano voci non buone su una compagna, ci girava attorno e quindi cominciai a fargli domande, all'improvviso mi disse: la mia compagna è incinta, rimasi senza parole, ma dai! Magari ti hanno raccontato una frottola, no, nonna è davvero incinta, è "fidanzata" con un compagno di 14 anni ed è a casa, dicono che aspetta un bambino da tre mesi. Al momento rimasi senza parole, poi visto che il bambino aspettava io parlassi, cercai di prendere la cosa facendo il giro largo, hai visto (gli dissi),
Volete comportarvi da grandi, ma non lo siete, vi manca l'esperienza dei grandi, ecco perchè ci vogliono delle regole da seguire, per poter imparare a comportarsi, senza fare dei guai. Hai ragione mi disse, siamo troppo piccoli per diventare genitori. Avevo la testa per aria, pensavo quella bambina con problemi più grandi di lei, pensavo i suoi genitori, la sua gioventù bruciata, queste cose erano pesanti negli anni passati, ma con tutta la modernità, per me pesanti anche al giorno d'oggi, dove il vivere frenetico ci sta facendo perdere di vista, parecchi valori, La maniera giusta per insegnare ai più giovani che imparare il significato della parola sesso, non basta, bisognerebbe metterli a conoscenza anche delle conseguenze, nel farlo con facilità!
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Anna Biagiotti
(giovedì 27 febbraio 2014)
Tutto vero, Assunta. Purtroppo noi vediamo le nostre figlie sempre troppo piccole e invece gli altri le vedono appetitose (? passami il termine). L'innocenza, la curiosità, la mancanza di affetto in casa... ciò che può sembrare una protezione per i nostri figli diventa una esposizione ai pericoli che si trovano fuori. Mi ricordo che alla domanda "Ma mamma, perché non mi avevi detto niente" e lei "ma perché non pensavo che fossi già così grande". Io risparmiavo i soldini del gelato per comprarmi un libro che parlava dell'essere donna... e questo a solo tredici anni... e di nascosto ovviamente.... I tempi sono cambiati per fortuna.. ma non per tutti...
mafalda
(giovedì 27 febbraio 2014)
Il paragone tra la nostra generazione e quella dei ragazzi che oggi hanno 16/18 anni non sussiste .Oggi va tutto di fretta ,anche nell'educarli abbiamo avuto premura di responsabilizzari lasciandoli spesso soli a cibarsi di televisione o video giochi perchè presi dal lavoro.Naturalmente non si puo' generalizzare,perchè parte delle colpe dobbiamo darle al branco a cui ogni ragazzo/a deve appartenere per non essere discriminato ma è pur vero che i genitori di questi piccoli "mostri "non avranno perso molto tempo a spiegare il rispetto per il genere umano in generale e ,dove ci sono maschietti, per la donna in particolare .Solo così mi spiego le inaudite violenze ed i tristi episodi di femminicidio :disconoscere completamente la donna come un proprio simile per considerarla soltanto un oggetto da sottomettere.Spero per la ragazzina che adesso si trovi accanto quella famiglia che forse se fosse stata più attenta le avrebbe assicurato un'adolescenza che purtroppo ha bruciato diventando adulta di colpo .
Assunta
(giovedì 27 febbraio 2014)
13:33 del 27-02-2014
Vedete mie care, fra le altre cause, penso che i genitori moderni (parlando senza generalizzare), non abbiano un costruttivo dialogo con i figli, vuoi per questione di lavoro, vuoi per non essere
a sua volta capaci, vuoi per "mancanza di tempo" (che per i figli bisognerebbe trovare) e questi
sono i risultati. I ragazzini ai primi movimenti di ormoni e di stimoli sessuali, imparano in fretta come si fa, ma purtroppo non ne comprendono il pericolo e non hanno l'esperienza per poter avere rapporti in sicurezza. Io (anche se non fa testo) ricordo mia madre, era pudica come tutte le mamme di allora, nascondeva tutto, anche i panni del ciclo, non si parlava mai di nulla, quindi noi bambini crescevamo, nella malignità e nella curiosità, non parlo poi dell'educazione sessuale a scuola, erano cose da marziani. Però poi mia madre facendo forza su se stessa, ebbe il coraggio di dirmi l'indispensabile, senza soffermarsi sui particolari. Nel tempo ho imparato (con la mia curiosità) tutto ciò che gira attorno al mondo sessuale. Io invece sono stata una via di mezzo, ho dialogato maggiormente con i miei figli, aiutata parecchio da mia figlia che studiando infermieristica, man mano, apriva dialoghi costruttivi per me ed i suoi fratelli.
A dire il vero, i miei nipotini sono di gran lunga molto informati rispetto a me alla loro età, non c'è paragone! Hanno una terminologia perfetta e non sbagliano un vocabolo, il piccolo addirittura mi ha spiegato: nonna, non dare nomi strani agli organi, la maestra ha detto che bisogna dare il giusto nome, Pene e vagina, niente patate e piselli vari, confesso che in un primo momento mi sentivo a disagio, ma ora grazie ai miei cinque nipotini, parlo con loro di tutto senza difficoltà alcuna. Pensate che quando Riccardo (nove anni) ha detto alla nonna materna, piantala nonna di dire che i bambini nascono sotto i cavoli o li porta la cicogna, nascono perchè il papà e la mamma fanno l'amore, non vi sto a raccontare il continuo del discorso, soltanto che la nonna, timorata
di Dio, è caduta dalla sedia trasecolata.
Le generazioni si evolvono, ed è giusto, ma avere dei piccoli a dodici anni è ancora un fatto discutibile.
Vedete mie care, fra le altre cause, penso che i genitori moderni (parlando senza generalizzare), non abbiano un costruttivo dialogo con i figli, vuoi per questione di lavoro, vuoi per non essere
a sua volta capaci, vuoi per "mancanza di tempo" (che per i figli bisognerebbe trovare) e questi
sono i risultati. I ragazzini ai primi movimenti di ormoni e di stimoli sessuali, imparano in fretta come si fa, ma purtroppo non ne comprendono il pericolo e non hanno l'esperienza per poter avere rapporti in sicurezza. Io (anche se non fa testo) ricordo mia madre, era pudica come tutte le mamme di allora, nascondeva tutto, anche i panni del ciclo, non si parlava mai di nulla, quindi noi bambini crescevamo, nella malignità e nella curiosità, non parlo poi dell'educazione sessuale a scuola, erano cose da marziani. Però poi mia madre facendo forza su se stessa, ebbe il coraggio di dirmi l'indispensabile, senza soffermarsi sui particolari. Nel tempo ho imparato (con la mia curiosità) tutto ciò che gira attorno al mondo sessuale. Io invece sono stata una via di mezzo, ho dialogato maggiormente con i miei figli, aiutata parecchio da mia figlia che studiando infermieristica, man mano, apriva dialoghi costruttivi per me ed i suoi fratelli.
A dire il vero, i miei nipotini sono di gran lunga molto informati rispetto a me alla loro età, non c'è paragone! Hanno una terminologia perfetta e non sbagliano un vocabolo, il piccolo addirittura mi ha spiegato: nonna, non dare nomi strani agli organi, la maestra ha detto che bisogna dare il giusto nome, Pene e vagina, niente patate e piselli vari, confesso che in un primo momento mi sentivo a disagio, ma ora grazie ai miei cinque nipotini, parlo con loro di tutto senza difficoltà alcuna. Pensate che quando Riccardo (nove anni) ha detto alla nonna materna, piantala nonna di dire che i bambini nascono sotto i cavoli o li porta la cicogna, nascono perchè il papà e la mamma fanno l'amore, non vi sto a raccontare il continuo del discorso, soltanto che la nonna, timorata
di Dio, è caduta dalla sedia trasecolata.
Le generazioni si evolvono, ed è giusto, ma avere dei piccoli a dodici anni è ancora un fatto discutibile.
dora
(giovedì 27 febbraio 2014)
Una delle mie più significative esperienze in consulorio giovani, è stata circa un paio di anni fa, una ragazza di 13 anni. Era venuta a chiedere la pillola del giorno dopo, nel timore di essere rimasta incinta; il fatto è che, non era certa di aver avuto il rapporto in questione perchè.....era troppo sbronzaaa!
Circa l'età per concepire, è riportato il caso di una bambina, gravida a 5 anni. Mi sembra di ricordare in America Latina; ma dovrei andare a cercare, perchè i particolari ora mi sfuggono.
Circa l'età per concepire, è riportato il caso di una bambina, gravida a 5 anni. Mi sembra di ricordare in America Latina; ma dovrei andare a cercare, perchè i particolari ora mi sfuggono.
Assunta
(giovedì 27 febbraio 2014)
19:27 del 27-02-2014
Dora! Allora mi sono persa qualche cosa per strada, ma com'è possibile a cinque anni? Il mestruo non è nell'adolescenza? Se fosse vero, sarebbe un record da guinnes dei primati.
Dora! Allora mi sono persa qualche cosa per strada, ma com'è possibile a cinque anni? Il mestruo non è nell'adolescenza? Se fosse vero, sarebbe un record da guinnes dei primati.
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